Per tutti quelli che, fermandosi a contemplare il tramonto per quei cinque minuti da quando il sole inizia a toccare l'acqua a quando scompare completamente, sono riusciti, anche solo che per un attimo, a sentire il ribollire del mare all'orizzonte.
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domenica 1 ottobre 2006

Domenica di pioggia



Ascolta. Piove
dalle nuvole sparse.
Piove su le tamerici
salmastre ed arse,
piove sui pini
scagliosi ed irti.
(G. D'annunzio)



Un pomeriggio a non far nulla, uno dei tanti dei quali potro' lamentarmi per non averli utilizzati nel migliore dei modi.
Un pomeriggio a scovare notizie su internet, cercando di farle entrare nei miei futuri ricordi, un pomeriggio di parole. Un pomeriggio di sconforto ma anche di consolazione.

Questa è la pioggia.
Al di là del vetro ti penetra
ti infradicia
..ti strema.

Ogni goccia
è un piccolo malessere che si insinua
un dado giocato male
il residuo umido di una ferita passata.

Ma la finestra si apre

Milioni di gocce
..ed il loro suono
le fronde dei pini ed il loro fruscìo
alcuni uccelli sotto il tetto.
qualche spiraglio azzurro tra gomitoli di grigio.

...Saluto tutti (chi, poi?), vado a fare un giretto!

Lu

4 Comments:

Anonymous Anonimo said...

-ElenaII
"Para el poeta de la lluvia.."
..mi dicevi nell'altro post.

ti ricordi l'anno scorso quando ti dicevo dei 2 tipi di settembre: "...bruttissimo se riesce a convincerti a mettere a posto tutti i vestiti estivi.. al contrario è bellissimo se ti lascia qualche spiraglio di ottimismo con giornate di sole, non ci sono vie di mezzo."

Il discorso si può allargare anche ai primi giorni di ottobre.
Devo dire che come l'anno scorso, questo è stato del secondo tipo: ho ancora tutta la roba estiva fuori (forse perchè sono pigro a metterla a posto?)..e mi sento ancora un po' ottimista sulla possibilità di fare qualche bagnetto al mare.

Poi la pioggia che è caduta e ancora cade, come dici tu, migliora il paesaggio, lo prepara per le giornate di sole..(che sono molte, ma purtropppo tutte in settimana), fa crescere i funghi, riempe i laghi, lava le strade,
fa sì che si possa scrivere su di lei, crea un bell'ambiente domestico.

Insomma... lo so che non è cosi' negativa e dal finale dei versetti lo si intende.

Ciau

03 ottobre, 2006 01:17  
Anonymous Anonimo said...

Grazie dalla tua completa spiegazione, Poeta-de-la-lluvia... Y por despertar en mi mente viejos recuerdos con esa frase. Era tu respuesta a una pregunta mía: "¿Che tempo fa a Genova in settembre?"... :) ..Hizo un tiempo estupendo, de claroscuros rasgados por el sol... Como a mí me gusta.

Elena

03 ottobre, 2006 16:24  
Anonymous Anonimo said...

Ciaooo
bella composizione .....mi piacciono le tue sensazioni sulla pioggia ....
però la prossima volta chiudi meglio la finestra potresti raffreddarti
etciuuuu....ops ...ciauuuuuuuuuuuuu
:)
valuria :)

04 ottobre, 2006 12:45  
Anonymous Anonimo said...

Amo la pioggia,
le gocce come chicchi di grano
che rimbalzano sull'asfalto,
creano anelli nelle pozzanghere,
scorrono come lacrime sui vetri
e cadono indecise dai monumenti.
Amo sentirle tamburellare
sui tendoni dei caffè,
sugli ombrelloni,
sui miei capelli.
Amo ascoltare la pioggia
scorrere nelle grondaie,
scomparire in rivoli
come serpi nei tombini,
bagnare il mondo,
lustrare i metalli,
inzuppare i vasi di fiori.
Amo la pioggia che si beffa
della gente e del traffico,
diverte i bambini, irrita gli adulti
e se ne frega
degli impegni altrui.
Amo la pioggia
che mi bagna le mani,
mi scorre sul viso,
mi inzuppa le scarpe,
che prima di cadere
profuma l'aria
avvisandomi che viene
a lavarmi di dosso
i pensieri tristi.


Poesia di Paolo Carbonaio

ps : è meglio la tua mi sà.....:)

04 ottobre, 2006 12:57  

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