L’incendiario
É un peccato che certi reati si paghino, spesso anche con pene più forti della propria colpa.
Lo dico perché io...una bella testata in piena faccia, prendendo tra labbra e naso, ad un certo Federico Jiménez Losantos..la darei!
Non da fargli proprio male, ma da lasciarlo un po' allibito; presentarmi sorridente, dirgli che seguo tutte le mattine la sua trasmissione, poi avvicinarmi e... Tonk!
10 minuti sono quelli che tardo per arrivare al lavoro la mattina ed in questo tempo la mia autoradio si sintonizza sulle frequenze della COPE, che altro non é che la radio della Confederazione Episcopale Spagnola. Lo so, lo so, chi mi conosce penserà: questo ragazzo va in Spagna da "progressista" (non so più come definirmi) e torna democristiano... No, assolutamente no!
Per spiegare questo fenomeno devo tirare in ballo un mio zio buonanima, che alcuni anni or sono mi diceva che tutti i giorni seguiva Studio Aperto, quando ancora Liguori la faceva da padrone.
Zio Lino, questo era il suo nome, era un comunista di quelli di vecchia data, ma perdersi il telegiornale di Italia1, gli dispiaceva un po’. Gli faceva venire parecchia rabbia sentire le minchiate che diceva il direttore/giornalista del Tg, ma alla fine era un piacere poterla sfogare tutta mandandolo a quel paese e dicendogli a più riprese quanto lo considerava idiota, senza che lo speaker, peraltro, potesse rispondere.
Gli dissi che anche io, più o meno facevo lo stesso con Liguori, ma anche con Fede, Ferrara e tutta quella schiera di personaggi venduti.
Oltretutto sentire sempre e solo quelli che hanno le tue idee non é così conveniente.
Oggigiorno, in questo mio periodo spagnolo, continuo nell'impresa con Federico Jiménez Losantos, un giornalista che ha molto a che vedere con Giuliano Ferrara; un passato da comunista e dissidente di Francisco Franco, entrato poi in polemica con i separatisti catalani (e per questo gambizzato) per poi finire a metá anni 80 nelle file (come simpatizzante) del Partito Popolare.
Da alcuni anni é il front-man della radio dei vescovi spagnoli, la seconda radio piú seguita del paese dopo la "cadena Ser" che é di tendenze piú sinistreggianti e che proprio ieri ha perso il suo fondatore, Jesus de Polanco, stroncato da una grave malattia.
Losantos tutte le mattine conduce la trasmissione La mañana ..la mattina e con la sua voce da prete sadico da orfanatrofio, spara a zero sulla sinistra, su Zapatero e su chiunque non la pensi come lui, con un turpiloquio tale che persino Sgarbi, al confronto, sembra Gigliola Cinquetti.
É arrivato a dare del "Maricòn" ossia "frocio" al segretario del Partito Popolare, perché secondo lui é troppo pacato. I giudici gli hanno persino proibito di usare alcune parole eccessivamente volgari, anche se lui non ha mai tenuto conto dell'ordinanza.
La cosa più grave che gli si può imputare, però è molto più seria. Alla fin fine parlare male, trattare male le persone, è nell’ordine delle cose, sei uno schifosello se lo fai, ma cambia poco l’entropia dell’universo.
Quest’uomo invece incita alla violenza, fomenta l’odio. Alcuni lo chiamano “L’incendiario” ed è esattamente il nome che gli avrei dato io.
Prende un argomento per l’orecchio, può essere di qualsiasi tipo, molto spesso sono notizie riguardanti l’ETA (il gruppo terroristico basco), che tra l’altro gli sarà molto grato perché il terrorismo, quello che vuole è che si parli di lui e Losantos lo sta facendo tutte le mattine su scala nazionale. Ebbene, pesca l’argomento dal suo repertorio, lo grida, lo dilata, lo fa odiare alle persone, proclama i colpevoli e li condanna, da la sua sentenza verbale: “Zapatero dovrebbe stare attento quando passeggia per strada,” ha urlato una mattina, “con tutto il male che sta facendo al nostro Paese!”
Qualsiasi argomento, anche il più sciocco diventa il caso nazionale del momento, un qualcosa per cui il cittadino deve ribellarsi e per il quale, sempre, la colpa la tiene il Presidente del Governo.
Effettivamente è esattamente l’analogo di Ferrara una voce al servizio di una qualche parte politica... in entrambi i casi la destra, anche se le due persone hanno un profilo completamente diverso, come sono diverse le destre nei 2 stati.
La destra in Spagna è molto più marcatamente nazionalista, tradizionalista e cattolica di quella italiana. Ha raggruppato in sé gran parte della vecchia dirigenza franchista ed è tendenzialmente un’accozzaglia politica tenuta insieme dal tradizionalismo. Ha molto a che vedere con quello che era la DC, ma con meno frange di sinistra, non ha mai avuto un Aldo Moro o un Zaccagnini.
Losantos appare esattamente come una “sudorazione” di questo partito: fa leva sul sentimento popolare, corporativo e nazionale delle persone, le sue orazioni sono piene di detti e proverbi contadineschi e di quartiere, per ottenere consensi immediati: come si può dar torto alla saggezza popolare?
Molti dicono che il clima di oggi in Spagna sia molto simile a quello che c’era negli ultimi tempi della Repubblica, quello che ha portato alla Guerra Civile.
Io ovviamente allora non c’ero, così come non ero qui 10 anni fa, non posso fare comparazioni, ma quello che vedo è che il livello di tolleranza tra le due visioni è davvero basso, i vari movimenti separatisti sono più rivendicativi che mai e vengono presi come pretesto di scontro politico, inoltre le innovazioni di Zapatero non vengono assolutamente digerite dalla parte più conservatrice e cattolica della popolazione.
Fortunatamente il fatto che oggi la Spagna stia avendo sviluppo economico fortissimo e che ci sia un’Europa alla quale tutti sentiamo di far parte, fa sì che non si accendano tutte le micce disseminate dai vari Losantos e che, tutto sommato, le parole forti della mattina, siano raffreddate dai molto più seguiti programmi del “corazòn”.
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