Per tutti quelli che, fermandosi a contemplare il tramonto per quei cinque minuti da quando il sole inizia a toccare l'acqua a quando scompare completamente, sono riusciti, anche solo che per un attimo, a sentire il ribollire del mare all'orizzonte.
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lunedì 20 febbraio 2006

La Serenissima


Stamani ho preso in mano la tastiera del computer dell'ufficio dove lavoro, me la sono avvicinata ed ho iniziato a scrivere.
I miei pensieri avevano due direzioni.
La prima, ma con meno rimbombo nella mia testa, era quella che ha aperto la madre del ministro Calderoli quando ha avuto la malsana idea di concepirlo, mentre la seconda andava verso qualcosa di più intimo che pervadeva ogni mio senso, tanto da non avere la minima intenzione di scriverci sopra e ridurla alla misera condizione di un qualcosa di "detto" o peggio, di "scritto".

Terrò fede a questa idea e terrò fede all'idea che mi sono fatto leggendo giornali e blog vari e cioè che sul nostro (fortunatamente) ex ..ministro Calderoli è già stato detto tutto, persino quello che stavo iniziando a scrivere nella bozza del post di stamattina. Perciò, malgrado una gran voglia di riempire quell'uomo di insulti, dribblerò l'argomento.

Quindi, non mi resta che parlare di Venezia.. direi che è l'argomento giusto!

Mi è capitato di andarci in questo fine settimana di apertura del carnevale, anche l'anno scorso ero da quelle parti proprio in questo periodo, ma non pensiate che io sia un abitudinario...casualità!
Ero li con la persona con cui avrei sempre voluto essere in ogni posto che ho visto in vita mia... anche prima di conoscerla.
Ricordo alcuni anni fa a San Sebastian, nel nord della Spagna..una passeggiata per il Paseo Nuevo con i miei tre compagni di viaggio. Nella ventosa mattinata che ci aveva riservato quel ferragosto, quasi alla fine delle nostre vacanze, il mio pensiero andava già a lei.
Il vento sembrava portare da distante quell'idea.
E ancora, molti anni prima, era già con me nelle onde del mare davanti a Paraggi e nei miei passi pensierosi in una mattinata rubata alla scuola, ma per questo resa immortale nella mia memoria.

..Invece per le calli di Venezia non ho dovuto dar molto sfogo alla mia immaginazione, l'idea di quel giorno di molte estati fa e di altre mille tracce sparse nei miei ricordi, stava passeggiando realmente assieme a me, come ormai succede spesso già da molti mesi (6 proprio questo fine sett!).

Bè.. Venezia dicevo... l'abbiamo trovata con un timido sole e con una temperatura piacevole.
Lei era sempre uguale a sé stessa, con le sue gondole asimmetriche, con i suoi autobus, le sue ambulanze, i suoi taxi, che solcano l'acqua con molta più dignità rispetto ai loro analoghi gommati che avanzano per le strade asfaltate delle altre città.
I suoi palazzi, i suoi sestieri, le piazzette e le chiese, le centinaia di ponti sospesi nell'acqua dal colore smeraldo (sbiadito e opaco!..ma smeraldo) e i gondolieri con le loro canzoni "tipiche" ("Funicolì funicolà" e tutto un repertorio di canzoni napoletane!!.. chissà perchè!?).
Tutto era li, come in quelle bocce di cristallo con dentro la neve.

La mattina della domenica ci è apparsa avvolta nella nebbia, ogni elemento, palazzo o gondola che fosse, appariva come un ricordo solitario portato via dalla città, fino a che l'ascesa del sole ha tramutato in foschia il nuvolone che dimorava adagiato sulla laguna. A quel punto eravamo al Cà d'oro e il Canal Grande lo si poteva osservare fino a che non scompariva inghiottito dai palazzi.

Venezia...
...Malgrado la sua immutabilità, l'ho riscoperta più bella rispetto a 20 anni fa.. quando in terza media la vedevo per la prima volta con i miei compagni di scuola.
Allora era molto piu' sporca e più vecchia di adesso. C'erano molti più palazzi decadenti, grigi e scrostati ed alcuni traghetti erano dei cumuli di ruggine che sbuffavano nuvoloni neri di gasolio incombusto.
Devo dire che quella volta mi aveva fortemente deluso e solamente col viaggio dell'anno scorso e soprattutto con quest'ultimo, nella follia del carnevale e, forse, per il fatto di avere le persone giuste attorno (l'anno scorso uno dei miei migliori amici con sua moglie).. Venezia mi è riapparsa come era sempre stata nel mio immaginario prima di quella mia "prima volta"...questa volta ad aspettarci c'era davvero quella città che fu nominata, con tutte le ragioni del mondo, la Serenissima!

Lu

2 Comments:

Anonymous Anonimo said...

...Descrivi una città quasi irreale, una atmosfera bagnata dalla luce di "goccie di sole e raggi d'acqua" (no, non sbaglio!! :) Posso sentire quella magia, quell'aria tiepida e fresca allo stesso tempo, e i colori vivi delle maschere percorrendo la Serenissima... in una nuvolosa -ma luminosa- mattina invernale.
...E chi è lei? ... ... ... ... ...
Indudablemente, una persona muy afortunada! ;)

Besos... Elena

21 febbraio, 2006 10:07  
Blogger Luca L. said...

Luca L. ha detto...
La città che ho visto era irreale..ed è proprio quello che mi aspettavo da Venezia quando ero bambino.
Forse è solo uno stato d'animo quello che fa la differenza, ma so che la Venezia che ho visto in questi giorni sarà quello che considererò Venezia per tutta la vita.
E.. Lei.. lei.. bè, è qualcosa che viene dall'irrealtà anche lei.. a dimostrare quanto, a volte, l'immaginazione possa essere più reale di quanto crediamo!

...

21 febbraio, 2006 13:50  

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